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mangiare con i sensi
Lifestyle Psicologia e benessere

Un sushi a cinque sensi: i benefici del Mindful Eating

Qualche sera fa, ho cenato in un rinomato ristorante giapponese della mia città e, per provare qualcosa di diverso, ho chiesto di potermi sedere al bancone invece che al tavolo. Ho avuto così modo di osservare gli chef all’opera mentre, davanti ai miei occhi affascinati, preparavano con esperti movimenti i piatti ordinati dai clienti del locale. Manipolando con cura il riso e gli altri ingredienti, giocavano con proporzioni e colori, creando piccole opere d’arte commestibili. Era quasi come assistere a una danza e i cuochi, con la loro delicatezza nel modellare il riso, la precisione nel tagliare il pesce, l’attenzione nel comporre ogni singolo pezzo e poi presentarlo in modo artistico sul piatto, in pochi minuti trasformavano semplici ingredienti in piatti straordinari.

Questa esperienza mi ha fatto riflettere su come assistere alla preparazione dei piatti renda l’esperienza alimentare decisamente più positiva. Insomma, mangiare con tutti i nostri sensi rende il pasto ancora più buono!

Le neuroscienze ci offrono spunti interessanti per spiegare questo fenomeno. I neuroni specchio, scoperti per la prima volta negli anni ’90, sono cellule del cervello che si attivano sia quando eseguiamo un’azione, sia quando osserviamo qualcun altro eseguire la stessa azione. Questi neuroni ci permettono di “sentire” indirettamente ciò che l’altra persona sta facendo, come se fossimo noi stessi a farlo, e sono quindi strettamente coinvolti nel meccanismo dell’empatia. Quando guardiamo gli chef preparare il cibo, i nostri neuroni specchio si attivano, facendoci “assaporare” mentalmente il piatto ancor prima di mangiarlo.

Oltre a questi aspetti, ci sono anche considerazioni culturali importanti. Il pasto ha un significato profondo nelle nostre società, è un momento di condivisione, di nutrimento non solo fisico, ma anche emotivo e sociale. Lo chef, in questo contesto, non è solo colui che prepara il cibo, ma colui che crea un’esperienza, che nutre i nostri sensi e le nostre emozioni. Condividere un pasto preparato con attenzione e cura, dunque, ci connette alla storia, alle radici e alla passione che circondano il cibo.

I benefici del Mindful Eating

Quando assistiamo alla preparazione del cibo, non solo gustiamo il piatto, ma ne apprezziamo anche la bellezza visiva, il profumo invitante, il suono della cottura e la consistenza sotto le dita esperte dei cuochi. Questo coinvolgimento multisensoriale rende l’esperienza alimentare ancora più intensa e gratificante rispetto a quando il piatto arriva già pronto in tavola.

Il Mindful Eating (mangiare consapevolmente) è un esercizio di attenzione e presenza, che che ha numerosi benefici per la nostra salute. Essere consapevoli e presenti nel momento del pasto, osservando i colori, sentendo i profumi, assaporando ogni boccone con calma e percependo le sensazioni tattili e sonore che accompagnano l’atto del mangiare, migliora la nostra capacità di riconoscere la sazietà e la soddisfazione, aiuta a sviluppare una connessione più profonda con il cibo, riduce lo stress e favorisce un maggiore benessere psicologico.

Assistere alla preparazione del cibo e prendersi il tempo di assaporarlo, portando attenzione a tutti i sensi, può arricchire notevolmente la nostra esperienza alimentare, trasformando un semplice pasto in un momento di vera connessione con ciò che mangiamo. Ogni gesto, ogni aroma, ogni sfumatura di sapore diventa parte di un rituale che ci invita a rallentare e a vivere l’esperienza del cibo in modo più profondo. Se non lo hai ancora fatto, la prossima volta che avrai l’opportunità di scegliere un posto al bancone del ristorante, ti invito a provare questa esperienza: osservare il processo di preparazione potrebbe regalarti un contatto più diretto con i sapori e le consistenze e potresti scoprire un nuovo modo di goderti il cibo, più consapevole, più coinvolgente e senza dubbio più gratificante.

Buon appetito!